Vivo in campagna. Ma quella campagna 2.0 fatta di insetti che ormai si cibano di tutto, anche di condensatori e transistor.
Torniamo seri. Purtroppo le formiche rosse hanno deciso, da alcuni anni a questa parte, che il citofono esterno di casa mia è un ottimo posto per fare il nido. Ho provato più volte a dirgli che non è il caso. Ma tempo 2 mesi e tornano. E fanno guai. E io ogni 2-3 anni devo cambiare elettronica interna al citofono (vi assicuro che l'acido formico si mangia TUTTO). Il citofono ormai è diventato un bene di larghissimo consumo (i kit si comprano al supermercato..), e quindi bisogna risparmiare a tutti i costi. E i produttori ben si vedono (forse in buona fede.......) di proteggere l'elettronica con una resinatura, anche di quelle solo superficiali. Altrimenti come lo cambiamo ogni 2-3 anni il nostro citofono?
Ho comprato un citofono URMET della seria Mikra, ma questa volta ho deciso di fare da me, con una spesa di qualche decimo di centesimo di euro. Ho aperto l'interno del citofono, rimosso il PCB e mascherate tutte le parti sensibili (terminali, microfono, interruttori, LED, jumper di configurazione).
Dopo di che, ho preso una bomboletta spray di acrilico adoperato per la protezione dei circuiti stampati (io uso regolarmente quello di Farnell che compro per 8€) e spruzzato per bene prima la parte con i passivi THT e poi la parte posteriore SMD, aspettando circa 20 minuti tra le due applicazioni. Fate molta attenzione a spruzzare per bene al disotto dei componenti PDIP, perché quello è un posto molto preferito per depositare le uova.
Il risultato finale è il seguente.

Fra qualche anno vi farò sapere se ci sono riuscito 😀